Un attacco informatico ha consentito a un gruppo di hacker l’accesso a caselle di posta elettronica di alcuni dipendenti della Mps. Messaggi fraudolenti di posta vocale sono stati inviati a un numero imprecisato di clienti della banca senese.
Dopo le prime verifiche fatte dall’istituto bancario, il Direttore Generale e Amministratore Delegato della banca Marco Morelli ha avvertito le autorità competenti riguardo l’attacco informatico avvenuto lo scorso 30 marzo.
In una comunicazione inviata ai propri clienti la banca consiglia “… di verificare che fenomeni analoghi non si siano verificati nelle Vostre rispettive organizzazioni e — per quanto possa occorrere — di cambiare le password dei Vostri personal computer/account di posta elettronica al fine di prevenire qualsiasi accesso non autorizzato”. Nella comunicazione non viene fatto alcun cenno a perdite di denaro o di dati rubati.
Un’emergenza Coronavirus che gli hacker stanno cercando di sfruttare per capitalizzare sulle paure, i timori che stanno angosciando le persone. I criminali informatici inoltre sono anche favoriti dal fatto che molti dipendenti delle banche, in questo periodo, non sono fisicamente negli uffici ma lavorano da casa in smart working. A tal riguardo un hacker sa che in queste circostanze mantenere alti gli standard di sicurezza che contraddistinguono il settore finanziario non sempre è possibile lavorando da casa.
La Polizia Postale italiana ha dichiarato di aver registrato un aumento significativo del crimine informatico da quando ha avuto inizio la pandemia, per questo raccomanda alle persone di prestare particolare attenzione a tutti i messaggi di posta elettronica che trattano temi riguardanti l’emergenza COVID-19.
Fonte: Reuters