La norvegese Norsk Hydro, una delle maggiori produttrici al mondo di alluminio, con oltre 36 mila dipendenti in 40 paesi, è stata colpita da un grosso attacco informatico nei sistemi di produzione.
L’attacco informatico ha colpito diverse strutture in Europa e negli Stati Uniti, fra questi alcuni impianti di estrusione e laminazione chiusi temporaneamente.
“Questo è un classico attacco di tipo ransomware”, ha dichiarato il direttore finanziario Eivind Kallevik durante una conferenza stampa, aggiungendo che al momento “La situazione è piuttosto grave”.
L’NNSA (Norwegian National Security Authority), l’agenzia statale norvegese responsabile della sicurezza informatica, ha detto che per l’attacco informatico gli hacker hanno utilizzato il malware LockerGoga, una variante relativamente nuova del ransomware che aveva già colpito lo scorso gennaio la società francese di consulenza ingegneristica Altran Technologies.
L’attacco è iniziato negli Stati Uniti nella tarda serata di lunedì scorso quando ha iniziato a colpire i sistemi IT e la maggior parte delle attività aziendali.
Il portavoce della compagnia Halvor Molland ha voluto rilasciare una dichiarazione dove descrive il grado di serietà del danno subito: “… un attacco di una grandezza che non avevamo mai visto prima. Ci hanno colpito in larga misura e in diverse aree della nostra organizzazione”.
L’attacco informatico arriva dopo un anno di gravi difficoltà legali. Una Corte Federale brasiliana ha accusato la filiale Norsk Hydro di Alunorte d’aver sversato acqua non trattata durante le piogge torrenziali avvenute nel febbraio dello scorso anno.