In Russia oltre 6.000 telecamere di videosorveglianza sono aperte al pubblico, alcune risultano installate presso industrie e infrastrutture critiche.
Secondo uno studio condotto da Avast, una delle maggiori società di software per la sicurezza, le telecamere a circuito chiuso hanno indirizzi IP in chiaro, una vulnerabilità che le rende facilmente accessibili agli attacchi informatici.
Un problema di sicurezza descritto da SuspectFile in questo articolo e che aveva interessato oltre 150.000 telecamere di videosorveglianza della Verkada. In quel caso un gruppo di hacker era riuscito a eludere i sistemi di sicurezza ed entrare nei sistemi a circuito chiuso di ospedali, scuole, carceri e aziende come Tesla e Cloudflare.
Una quantità considerevole di queste telecamere sul suolo russo si trovano all’interno di imprese industriali e infrastrutture sensibili.
Nella maggior parte dei casi è possibile accedere ai sistemi senza dover indovinare le credenziali d’accesso, la password utilizzata infatti è quella predefinita impostata dal costruttore (admin, administrator, 123456, password…), ha spiegato Avast.
Un sistema di videosorveglianza che potrebbe essere sfruttato illegalmente dai criminali informatici per ottenere accesso alle reti di società, imprese e banche con il rischio di far trapelare, ad esempio, i dati di carte di credito e passaporti.
Vulnerabilità potenziali che, secondo Avast, potrebbero essere usate anche per la raccolta di informazioni sui movimenti di una persona in tutti quei casi nei quali le qualità delle immagini permettono il riconoscimento fisico. Il problema della scarsa sicurezza dei dispositivi è spesso dovuto a password predefinite e non modificate dall’utente, a un firmware non sicuro, alle porte aperte o mal configurate. Tutte criticità che, nella maggioranza dei casi, troviamo nei dispositivi cinesi utilizzati da aziende pubbliche e private solo perchè più economici di altri.
Un problema di sicurezza che dovrebbe essere affrontato trasversalmente da tutti i Paesi, nel caso della Russia il problema è ancor più grave visto che da sola utilizza oltre 13,5 milioni di telecamere di videosorveglianza, pari a 93,2 ogni mille abitanti ponendosi alle spalle di Cina e Stati Uniti (fonte:TelecomDaily).
Fonte: E Hacking News